Uno dei campi di applicazione privilegiati dalla Grafologia è quello dell’orientamento. In Italia, la consulenza grafologica per l’orientamento ha occupato spazi lasciati vacanti dalla scuola e da altre scienze, sollecitata da un’utenza disorientata e priva di supporti istituzionali.
Dalla grafia è possibile individuare le attitudini e le motivazioni profonde che possono orientare il giovane in una scelta di studio o professione. Il grafologo ha dato il proprio contributo analizzando le abilità e le tendenze di cui l’individuo è in possesso, prescindendo da risultati scolastici. Molto spesso l’analisi della grafia dello studente rivela risorse e potenzialità ben diverse da quelle emerse dal rendimento scolastico.
Nulla di sorprendente, se si pensa che il rendimento scolastico viene misurato sulla base della capacità del soggetto di recepire ed adeguarsi alle richieste del sistema scolastico e quindi in relazione alla sua capacità di assimilare, il metodo, i ritmi e gli obiettivi didattici il più delle volte standardizzati.
L’analisi grafologica invece, mette in evidenza caratteristiche, tendenze e potenzialità che, a seconda del contesto ambientale e delle esperienze a cui il soggetto viene sottoposto, possono o meno emergere e assolvere ad un ruolo funzionale all’integrazione, ovvero decretare la “singolarità” dell’individuo.
Orientare oggi è molto difficile, mancano i punti di riferimento, in questa epoca non si riesce comunque a tenere il passo con il mutare delle situazioni, delle richieste di mercato, degli equilibri socio-economici sempre più difficili da pianificare!
Per tali ragioni è opportuno parlare di orientamento come un aiuto al giovane ad acquisire la capacità di riconoscere le proprie caratteristiche, i propri punti di forza e di debolezza, il livello di presenza di quelle competenze trasversali che sono alla base della capacità di adattamento e sopravvivenza negli ambienti di lavoro (saper comunicare, saper accogliere ed adeguarsi ai cambiamenti senza subirli passivamente, essere capaci di lavorare in team, di risolvere i problemi con un approccio propositivo, di gestire i conflitti).
Il compito del grafologo nel percorso di orientamento è proprio quello di valutare il potenziale del soggetto che esamina evidenziando le energie e i talenti non conosciuti o non riconosciuti, che adeguatamente stimolati ed educati possono diventare risorse consapevoli.
Il concetto di “potenziale” và oltre alla dimensione del contesto aziendale, in quanto si estende a tutti gli scenari di vita dell’individuo. Un concetto più “olistico”del termine basato sull’idea che ogni essere umano possa sviluppare le proprie potenzialità su differenti piani della sua esistenza allo scopo di diventare maggiormente consapevole di sé ed inserito in una rete di relazioni armoniche con i propri simili e con l’ambiente.
Sviluppo del potenziale come indirizzo di crescita personale , scoperta ed evoluzione armonica delle qualità individuali, presenti sia sul piano fisico che su quello cognitivo, relazionale, emotivo, affettivo e spirituale.
Il ruolo del consulente grafologo nel percorso di orientamento non è limitato ad una lettura ed individuazione di attitudini più o meno concretizzabili in un percorso di studio o in un iter professionale, ma una visione a 360° del soggetto analizzato per coglierne il più possibile anticipatamente le possibilità di espressione, i bisogni, le necessità formative, cioè gli ambiti da rafforzare per garantire uno sviluppo equilibrato e soddisfacente.
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